Prosa rimata del nostro amico Sandro Boccia… In una notte magica, sotto un manto de stelle, nacque Gesù Bambino in una capanna, a Betelemme, indove arrivarono a fiotte e a passo lemme lemme, pastori e zampognari co’ le loro capre e pecorelle. Fori faceva freddo e tirava un venticello, allora co’r loro fiato er bove e l’asinello riscallavano er neonato sotto l’occhi de Giuseppe er falegname e de l
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re magi santo natale
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Affossa
Una bella e tenera composizione in prosa rimata dell’amico Sandro Boccia dalla quale desidero estrapolare una frase che reputo importante e da non sottovalutare: “Non ti tenderò la mano per avere una briciola, pur meritata, di sentimento e di considerazione: in amore non v’è spazio né per l’amicizia né per l’elemosina!“ Del resto non ci può esser dialogo e concordia fra lupa e agnello soprattutto
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notti d’amore amore
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Tra il serio ed il faceto, Sandro Boccia si presenta a noi come "me medesimo" dicendo, tra l'altro: Trovo sollievo camminare fra la gente per sentirmi eguale e ritrovarmi, fatto singolare che ammanta il mio innocente narcisismo, unico al mondo: del resto non ho mai visto due foglie identiche. Ho il vezzo d’esser fanatico e vanitoso per le piccole cose, umile e modesto invece per quelle di valore
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sandro boccia scrivere
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Andavo cercando tra mille miei pensieri in tra le stelle dei meravigliosi fiori. E questi fiori nel tempo, da vero galantuomo qual’è, giunti sono a me come scintilla vivida di sorriso che tace, offerti dalla vita in cotal guisa generosa. Un giorno scrivevo cercando l’ispirazione: provai d’un tratto dentro il cuore un’emozione finché sentii ancora la sua voce: “Resta!” gridai disperato come un Cri
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famiglia gioie mamma
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Una riflessione di Sandro Boccia accompagnata da due elabirazioni grafiche. La coppia è come una bella scatola il cui peso specifico deve aumentare grazie a quanto vi vien messo dentro: ricordi, cose fatte insieme, e confronti! L’amore è una sensazione non verbale, fatta di desiderio e di curiosità, qualcosa di irrazionale, come se di colpo i nostri orizzonti s’allargassero e l’amore c’è quando s
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litigi poesia progetti
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La verità era che Ilio era un ostacolo all’espansione micenea, insano: Troia, affacciata sui Dardanelli, controllava del mar Nero il termometro ossia il traffico dell’oro, dell’ambra e soprattutto dello stagno, ed esigeva pedaggi e il diritto di prima scelta sui carichi: tale situazione era quasi e
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troia ulisse troia
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Rugantino, maschera romana, che, conquistata una femmina, già stava dietro a un’altra sottana: per la lingua lunga andò innanzi al boia mastro Titta, che gli mozzò la testa ruzzolante nel cesto, dritta dritta... Nel tempo risuonano parole: “Sono Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, gonfaloniere di
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bulli maschere
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A lato di questa strada chiamata, poi dei “fori imperiali”, ci son quattro carte geografiche di marmi murali con le conquiste territoriali dell’impero dal nucleo romano fino a la massima espansione sotto il governo di Traiano. Pochi sanno però che le carte in un certo arco temporale furono cinque,
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colosseo fori imperiali
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Però stà in campana co’ li sentimenti umani: chè la fortuna d’oggi nun se ripeterà domani! Er Micio nun se perse d’animo pe’ questo e in un baleno aguzzò er proprio ingegno, incomincianno defatti a abbajà lesto, tanto d’arissomijà a un cane pe’ l’impegno. Er Topo tremanno ancora pe’ l’emozione pens
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topo fortuna gatto
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Nel linguaggio corrente questo sostantivo è sinonimo d’egoismo, quasi un male, perché privilegia l’io all’amore verso gli altri, sfilacciato come un panno liso. Soltanto guardandosi allo specchio ci si vede e ci s’innamora di se stessi:Narciso specchiandosi in un lago s’infatua della propria immagi
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Nello poi ebbe bisogno dell’appoggio della famiglia toscana dell’Aldobrandeschi, di cui la marchesa Margherita, la più in vista e vedova di Guido di Monforte, aveva sposato Orso dell’Orsini, fratello di papa Nicolo III, che poi accettò la corte e il matrimonio di Loffredo Caetani, nipote cocchetto
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pia de’ tolomei dante
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Sandro Boccia: Il trittico della farfalla (La farfalla e la candela, Er vespone e la farfalla, La farfalla e l’amore) - La Candela premurosa, allora, co’ saggezza j’esclamò: fò chiarore, dò calore e, strano ma vero, te metto kappaò. La Farfalla nun je dette retta, je annò vicino e se bruciò!Voi ve
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Prometeo, allora, con l’aiuto di Minerva, rubò dal carro del Sole il fuoco per ridarlo all’uomo utilizzando un bastoncino cavo di finocchio. La vendetta di Zeus fu terribile: se l’attaccò al dito anziché al ginocchio finchè Prometeo venne inchiodato sul Caucaso, monte sinonimo d’altrove, di lontana
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Di questo misfatto fu accusato un tale, che subito abbandonò la strada, certo Michelangiolo Merisi da Caravaggio, rimasto anche lui ferito, come risultò dall’avviso del giorno successivo scappato dal romano sito. Il Caravaggio, che aveva vinto la scommessa di scudi dieci, era un pittore di fama, in
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Il quarto approccio con la “città eterna” proposto da Sandro Boccia, con la sua prosa rimata, ci porta a leggere tre diversi momenti della storia di Roma “Roma caput mundi”, “Le origini divine” e “La fondazione”. Ovviamente gli scritti di questa raccolta non seguono una cronologia storica ma soltan
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Er 19 lujo der ’43 ‘sto quartiere senza pietà fu bombardato dall’americani, perché troppo vicino a lo scalo ferroviario: fra la folla, piena de pavura, arivò però Papa Pio XII, osannato, pe’ dà forza, coraggio, fiducia e speranza doppo ‘sto carvario! Nun me posso poi dimenticà, a li tempi de quanno
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Nelle difficoltà Puccini era evasivo fatalmente indotto a divenir succubo: all’epoca della crisi del 1903 non aveva trovato la forza di rispondere alla filippica di Ricordi contro la “piemontese” Corinna e di resister alle pressioni familiari suscitate da Elvira, compagna fedele, che nel 1909 ebbe
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amore passionale
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L’Iliade è storia di una passione, quella più terribile e irrefrenabile: l’ira! Le lacrime abbondano nell’Odissea, specie nella fase conclusiva, quando Ulisse torna a Itaca. Abbracci e lacrime, come quelli tentati per ben tre volte con la madre Anticlea nell’Ade che gli fecero presagir cattiva sort
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telemaco ulisse argo
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Rispose la Lucciola: “La mia è debole come quella d’un cerino, è vero, so’ fatta così, mica è un probrema d’economia, però la luce tua è der Sole, quella che ci ho io è sortanto mia!” Un Vermicello la sentì e je disse: “Amica qui armeno nun sei in guerra tra vermi, bruchi, insetti e farfalle e poi
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lucciola luna
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Affossa
Vedendo Dante gli precluse il passo ma Virgilio l’azzittì come Caronte quand’ecco, travolte da bufera passionale, l’anime dei lussuriosi trascinate dal vento che s’avvicinavano con urli che sembravano bestiali di chi si lasciò in vita spingere forte nei peccati torbidi e carnali... lui mi leggeva d
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